Mancato uso del casco sulle bici elettriceh, polemica sui social

Mancato uso del casco sulle bici elettriceh, polemica sui socialIl mancato uso del casco per gli scooter elettrici ha alimentato diversi dibattiti sui Social. In molte bacheche su Facebook, di gruppi canicattinesi,  si interviene in merito alla pericolosità del mancato uso di uno strumento salvavita come il casco. Non è raro vedere in città ragazzini che scorazzano a bordo degli scooter chiamati “bici elettriche”  incuranti del pericolo. Questo uno degli interveti su Facebook, Antonio Migliorini fa questa riflessione: “Due minorenni, un veicolo a motore denominato “bicicletta elettrica” che sfreccia a destra e sinistra delle auto (un vero e proprio scooter mascherato), nessun obbligo di casco, patente, assicurazione, targa e libretto di circolazione. Inefficienza del codice della strada (sconosciuto), superficialità dei genitori, incidente, disgrazia o cosa? Quale nome diamo all’articolo di giornale nell’eventualità che dovesse accadere qualcosa? Ma si, accontentiamoli questi ragazzini, senza spiegare loro di dare il giusto valore al dono della vita!” Ma cosa prevede la normativa riguardo alle bici elettriche? Ce lo spiega un rivenditore “La bici elettrica a pedalata assistita non incorre in nessun problema, ma se viene montato l’acceleratore funziona evitando la rotazione delle pedivelle e diventa nei fatti un mezzo fuori legge – precisa un rivenditore  – noi ne vendiamo molti, senza acceleratore montato, ma spieghiamo ai clienti che possono essere utilizzati solo in residence, condomini, giardini dove non c’è accesso al pubblico”.   Bici elettrica o ciclomotore? Pedalata assistita o acceleratore sul manubrio? La domanda è di stretta attualità, in tempi di crisi. Un dilemma per chi  medita di acquistare un mezzo, per abbattere costi di gestione e manutenzione. Partendo dal presupposto della buona fede da parte del possessore, si rende necessario evidenziare, anche in base alle richieste di chiarimenti, la differenza tra  bicicletta a pedalata assistita o ciclomotore elettrico. Bicicletta a pedalata assistita E’ una bicicletta che mantiene la caratteristica di velocipede ed ha un motore elettrico, di potenza max di 250 w, che non sostituisce la forza muscolare delle gambe ma serve a faticare meno, riducendo lo sforzo di chi pedala. Il motore si ferma se si smette di pedalare o se il veicolo raggiunge i 25 Km/h e si può utilizzare come una semplice bici se si disattiva il motorino. La bicicletta elettrica, intesa come tale, deve corrispondere ai requisiti previsti dalla  Direttiva Europea 2002/24/CE del 18.3.2002 adottata dal Ministero dei Trasporti con DM 31.1.2004.   Bicicletta a motore configurabile come ciclomotore. E’ dotata di un motorino elettrico che funziona in maniera autonoma, il motore attivato dall’acceleratore funziona indipendentemente dal fatto che si pedali o meno. Non deve rispettare il vincolo dei 250 w di potenza previsto per la pedalata assistita. La circolazione è prevista solo all’interno di aree private e non possono percorrere strade di pubblico accesso. Il Codice della strada non prevede alcun requisito per guidare la bicicletta a pedalata assistita, mentre per guidare lo scooter elettrico, obbliga al possesso del patentino o  della patente AM ,  l’obbligo di indossare il casco, di provvedere alla immatricolazione del veicolo e quindi avere il certificato di circolazione e la targa, nonché la copertura assicurativa. Per i controlli su strada, gli agenti operanti procedono ponendo il veicolo sul cavalletto e ad azionare il motore mediante l’acceleratore od il potenziometro eventualmente presente, per rilevare se il motore funzioni indipendentemente dall’azione dei pedali, senza nessuno a bordo del veicolo. Attenzione alle sanzioni previste dal Codice della Strada per chi guida una bicicletta a motore pensando di guidare una bicicletta elettrica: guida senza patente: denuncia penale, sequestro per confisca, ammenda da euro 2.257 (art 116 Cds) circolazione senza indossare il casco: fermo amministrativo del veicolo per 60 giorni e sanzione di euro 80.(art. 171) mancanza di certificato di circolazione ed immatricolazione: sequestro con confisca del veicolo e sanzione da euro 154 (art. 97) veicolo privo di copertura assicurativa: sequestro con confisca del veicolo e sanzione euro 841 (art. 193 )  

Davide Difazio, giornalista iscritto all’albo nazionale dei giornalisti, elenco pubblicisti Sicilia, dal 09/05/2003 N° di tessera 098283, protagonista di diverse trasmissioni televisive in Rai e Mediaset ha collaborato con diverse testate giornalistiche nazionali ottenendo risultati lusinghieri. Fondatore della testata giornalistica Siciliareporter.com, in pochi anni , è riuscito a far diventare il portale un importante punto di riferimento per l'informazione siciliana.