Giovanni Luppino, arrestato il 16 gennaio dello scorso anno insieme al boss mafioso Matteo Messina Denaro, è ora sotto processo con l’accusa di associazione mafiosa.
Secondo le dichiarazioni, Luppino avrebbe assistito Messina Denaro, noto per essere latitante da 30 anni, motivato da ragioni “umanitarie”, accompagnandolo alla clinica La Maddalena per sottoporsi a chemioterapia.
Tuttavia, le indagini hanno rivelato che il suo ruolo andava oltre, includendo la richiesta di pizzo per conto di Cosa Nostra.
Inizialmente accusato di favoreggiamento, il suo caso si è aggravato quando è emerso che avrebbe operato attivamente per l’organizzazione mafiosa.
Nonostante Luppino abbia sostenuto di essere stato ingannato riguardo l’identità di Messina Denaro, presentato a lui come Francesco Salsi da Andrea Bonafede nel 2020 per motivi “umanitari”, gli inquirenti hanno scartato questa versione dei fatti.
Attualmente, per Giovanni Luppino, che era l’autista personale del defunto capomafia, i magistrati Paolo Guido e Pierangelo Padova hanno richiesto una condanna a 14 anni e 4 mesi di reclusione.
Il processo si sta svolgendo con il rito abbreviato, evidenziando la gravità delle accuse contro di lui.