Una estate così dal punto di vista dell’approvvigionamento idrico gli abitanti di Castrofilippo, Naro, Grotte e Racalmuto non la dimenticheranno davvero facilmente. Comuni che a causa di guasti lungo la condotta, mancate forniture adeguate da chi dovrebbe assicurarle, in questo caso il Tre Sorgenti, hanno dovuto dannarsi l’anima per potere avere acqua potabile dentro le loro abitazioni.

Anche ieri ai serbatoi dei 4 comuni della provincia di Agrigento, sono arrivati complessivamente 60 litri di acqua al secondo a fronte degli 80 minimi necessari per assicurare una distribuzione che possa soddisfare le esigenze di queste popolazioni. Ad intervenire per l’ennesima volta sulla questione è stata la gestione  commissariale di Girgenti acque la quale lamenta che  può immettere nelle condotte di Castrofilippo, Naro, Grotte e Racalmuto, soltanto  una portata di 60 litri, non essendo pervenuta alcuna indicazione, da parte del consorzio acquedottistico ‘Tre Sorgenti’, per l’aumento della portata ad 80 litri secondo che corrisponderebbe ad una adeguata fornitura idrica ai comuni interessati.

A causa del continuo e non sanzionato inadempimento agli obblighi di consegnare acquedotto e fonti all’unico gestore – fa sapere Girgenti acque –  inadempimento ancora oggi imputabile sia al consorzio che all’Ati Ag9, la gestione commissariale del servizio Idrico Integrato, avendo posto in essere tutto quanto nelle proprie possibilità, non può fare altro che declinare ogni e qualsivoglia responsabilità in ordine a quanto potrà accadere nei comuni interessati a causa della perdurante impossibilità di effettuare un’adeguata distribuzione idrica”. Non sono bastate quindi le riunioni in Prefettura, le lettere inviate al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, le minacce di denunce ed esposti a sbloccare la situazione che stavolta sta facendo davvero dannare i cittadini. Tutto rimane come prima con i turni di distribuzione che si allungano inesorabilmente e toccano anche punte di una volta a settimana. Intanto, il Comune di Naro nella persona del sindaco non indietreggia nella direzione di tutela  dei cittadini naresi ai quali vanno garantiti servizi di efficienza nel rispetto dei canoni di economicità e a tutela del risparmio privato degli stessi.

L’acqua è un bene pubblico –fa sapere il sindaco Maria Grazia Brandara- e la sua erogazione è un servizio pubblico essenziale che non può e non deve tollerare inefficienze, ritardi e disservizi.  Le azioni a tutela dei cittadini naresi sono ormai di imminente proposizione. Dalla parte dei cittadini naresi anche Codacons che ha istituito in paese uno sportello gratuito per la problematica di fornitura dell’acqua e per le relative bollette.