Enna, medico sospeso

Una donna denuncia i medici dell’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani che l’avevano operata una prima volta per un semplice fibroma. Dopo quell’intervento, però, aveva avvertito dei lancinanti dolori.

Operata una seconda volta, i sanitari si rendono conto di aver dimenticato parte del tubicino drenante che le era stato installato. La vicenda è riportata dal Giornale di Sicilia.

La donna si era sottoposta ad un intervento chirurgico per l’asportazione di un fibroma all’utero, delle neoformazioni solide benigne che originano dal tessuto muscolare dell’utero.

Per effettuare questo tipo di intervento è necessaria l’installazione di un tubicino di drenaggio necessario per l’aspirazione. Pare che parte di questo tubo sia stato sia stato dimenticato all’interno.

La donna ha quindi avvertito nei giorni a seguire dei forti dolori addominali. Necessario un secondo intervento da cui poi è emersa la scoperta della dimenticanza.

Ma pare che la vittima si sia imbestialita alla proposta di risarcimento avanzata dall’ospedale Trapanese. Mille e 500 euro, questa la somma secondo quanto affermato dall’avvocato della vittima di questo presunto caso di malasanità, Maurizio Miceli. Un’offerta ritenuta iniqua rispetto ai disagi e al rischio corso dalla donna.