Si è appena conclusa ad Agrigento la seconda edizione di Cantiere Città, un programma volto a consolidare le capacità progettuali delle città finaliste al titolo di Capitale italiana della cultura, promosso dal Ministero della Cultura.

Il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha dichiarato: “Agrigento, destinata a essere la Capitale italiana della cultura nel 2025, ha ospitato l’ultima tappa di questo percorso virtuoso che ha coinvolto le altre nove città concorrenti per il 2025 (Aosta, Assisi, Asti, Bagnoregio, Monte Sant’Angelo, Orvieto, Pescina, Roccasecca e Spoleto).

L’obiettivo è stato preservare e consolidare idee, visioni, reti e partenariati avviati durante il processo di candidatura, trasformandoli in opportunità per uno sviluppo armonioso del territorio.”

Alessandra Vittorini, direttrice della Scuola dei beni e delle attività culturali, ha sottolineato: “La seconda edizione di Cantiere Città ha confermato l’utilità e il valore strategico del programma.

Dieci città hanno affrontato nuovamente la sfida di sviluppare strategie di crescita basate sulla cultura, rinnovando e ripensando le idee e i progetti presenti nel dossier di candidatura.

Abbiamo guidato le amministrazioni nel processo di creazione di nuovi ‘cantieri’, spazi collaborativi in cui unire le forze per collocare la cultura al centro di una visione di crescita condivisa.”

Cantiere Città ha coinvolto, dallo scorso maggio, 60 rappresentanti delle città e degli enti culturali in oltre 120 ore di formazione, suddivise in due masterclass e tre workshop specifici per ciascuna città.

Il Sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè, riflette: “Quando il Ministro Sangiuliano ha annunciato Agrigento come Capitale Italiana della Cultura 2025, ho subito avvertito le responsabilità di tale nomina e la necessità di condividere il percorso di attuazione del nostro progetto con le altre città finaliste e i loro Sindaci.

Il dossier, preparato dalla Fondazione MeNO, esprime la visione politica che considero come la mia riflessione sulla Città di Agrigento e sulle sfide che la comunità internazionale è oggi chiamata ad affrontare.”