Un’allarmante scoperta fatta da Mareamico delegazione Agrigento, getta luce su una situazione vergognosa nella contrada Caos di Porto Empedocle, dove la fondamentale arteria stradale SS 640, adibita al passaggio quotidiano di auto, bus e TIR, versa in condizioni allarmanti.
Questa strada cruciale è vitale per l’area industriale di Porto Empedocle, una località di rilevanza turistica e portuale.
Il tramonto dell’era del cemento armato non è dovuto al suo fallimento strutturale, ma piuttosto all’incoscienza delle imprese e dei tecnici responsabili della progettazione, supervisione e manutenzione di tali opere.
La presenza di puntelli sotto il viadotto, decisione rivelatasi imprudente, sottolinea una soluzione inadeguata a fronte di una struttura che minaccia la sicurezza pubblica.
Sorge ora la necessità che l’ANAS giustifichi le sue azioni a Porto Empedocle, specialmente considerando il flusso quotidiano di TIR pesantissimi, trasportanti pale eoliche, autobus carichi di persone e un’innumerevole quantità di veicoli. La situazione richiede risposte immediate e soluzioni adeguate per evitare possibili tragedie sulla strada.
La Risposta dell’ANAS sul Rischio Crollo del Viadotto SS 640
In risposta alla segnalazione di “Mareamico delegazione Agrigento” sull’urgente pericolo di crollo che incombe sul viadotto della Strada Statale 640, situato a Caos, l’ANAS ha prontamente rassicurato, affermando di aver già individuato il rischio e di aver adottato misure precauzionali attraverso l’installazione di puntelli in ferro per sostenere la struttura.
L’ente afferma che il viadotto è sotto costante monitoraggio e che, secondo le loro valutazioni, la situazione è sotto controllo e priva di pericoli.
Tuttavia, è difficile non richiamare alla mente analogie con situazioni passate, come il caso del Ponte Morandi, chiuso nel 2017 e ancora oggetto di lavori in corso, i cui costi hanno superato i 30 milioni di euro. Simili rassicurazioni sono state fornite anche per il vicino viadotto Maddalusa, il quale è stato chiuso senza riaperture successive.
La fiducia nell’assicurazione dell’ANAS viene messa a dura prova, richiamando l’attenzione su precedenti episodi che sollevano interrogativi sulla sicurezza e l’efficacia delle azioni intraprese dalle autorità competenti.