Nella notte dell’8 gennaio, l’Assemblea Regionale Siciliana (Ars) ha approvato una normativa contestata che elimina i limiti di budget per i progetti di formazione professionale, rischiando di favorire un oligopolio di grandi enti.
Questa decisione ha sollevato preoccupazioni tra le principali organizzazioni, che temono possa paralizzare un settore vitale per l’istruzione dei giovani e lo sviluppo in Sicilia.
In risposta, un insieme di enti datoriali e sindacati, tra cui Cenfop, FORMA.Re, Federterziario, Anfop, Asef, Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Confsal e Ugl Scuola FP, hanno presentato all’assessore regionale all’Istruzione e Formazione, Mimmo Turano, una proposta congiunta per rivedere l’articolo contestato della legge.
Criticano la procedura di approvazione della legge, avvenuta senza consultazioni preventive con gli organi competenti, e sottolineano l’importanza di un settore che impiega e forma migliaia di giovani siciliani.
La proposta include l’abrogazione della normativa che abolisce il tetto massimo finanziabile e suggerisce modifiche per garantire un organigramma funzionale nelle sedi operative accreditate, auspicando che tali modifiche vengano esaminate dal Parlamento al più presto per restituire serenità al settore.