Il 23 luglio, su disposizione della Procura Distrettuale della Repubblica, i Carabinieri della Compagnia di Santo Stefano di Camastra hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di G.L. di 33 anni.

L’ordinanza, emessa il 22 luglio dal G.I.P. del Tribunale di Catania, riguarda due episodi di estorsione e rapina commessi a Bronte nel maggio di quest’anno.

Entrambi i reati sono aggravati dall’essere stati compiuti in riunione con un altro soggetto non identificato e da circostanze atte a ostacolare la difesa della vittima.

Dettagli dell’Indagine

Le indagini, condotte dai Carabinieri della Stazione di Cesarò e coordinate dalla Procura, hanno portato all’individuazione del 33enne come uno dei responsabili delle azioni delittuose compiute ai danni di una donna.

I reati sarebbero stati commessi il 20 maggio, quando la vittima, percorrendo la strada statale n. 284 in direzione Catania, è stata inseguita da un veicolo con due persone a bordo.

Gli aggressori l’hanno costretta a fermarsi e, sotto minaccia, a consegnare 50 euro. Successivamente, hanno continuato a inseguirla e, in un luogo isolato, le hanno sottratto lo smartphone per impedire l’uso di eventuali foto scattate durante l’aggressione.

Misura Cautelare

A fronte della gravità degli indizi, il G.I.P. ha disposto la custodia cautelare in carcere per G.L.. I Carabinieri hanno eseguito l’ordine il 23 luglio, traducendo l’indagato presso la Casa Circondariale locale.

Conclusioni

L’arresto di G.L. sottolinea l’efficacia dell’azione investigativa e il tempestivo intervento delle forze dell’ordine nel contrastare gravi episodi di estorsione e rapina. Le indagini proseguono per identificare il secondo individuo coinvolto nelle azioni delittuose.