Una condanna esemplare di 30 anni di carcere è stata comminata al sottufficiale della marina A.F.M di 44 anni accusato di aver ucciso la madre a pietrate all’interno del cimitero. L”increscioso episodio è avvenuto il 7 gennaio del 2014 quando, probabilmente a seguito di una lite avvenuta all’interno del cimitero di Catania, luogo in cui la vittima 59enne si recava tutti i giorni per ricordare il marito e un figlio morto, l’uomo avrebbe ucciso il genitore a colpi di pietra, forse con l’aiuto di un complice. Nonostante le numerose testimonianze e la prova del DNA, il 44enne si è però sempre dichiarato innocente affermando di aver trovato il cadavere dopo essere tornato da una passeggiata per prendere un caffè. Una storia alla quale il giudice per l’udienza preliminare non ha creduto, confermando così la condanna a 30 anni di carcere per l’efferato omicidio.
Di Pietro Geremia