aeroporto catania

C’è molta attenzione, da parte della Ugl, per la nuova procedura di appalto per il servizio di pulizia dei locali della stazione aeroportuale di Catania. Un cantiere che oggi occupa circa 100 lavoratori e che riguarda una serie di attività fondamentali per quella che è ormai diventato uno dei primissimi aeroporti in Italia.

“Siamo particolarmente vigili rispetto a questo nuovo ed importante cambio di azienda appaltante, poiché ci preme salvaguardare il mantenimento degli standard qualitativi fino ad ora sostenuti e tutelare il personale – dice il delegato per il comparto Igiene ambientale della Ugl, Uccio Lauricella. Temiamo, infatti, che un eventuale affidamento effettuato a seguito di un ribasso eccessivo possa compromettere notevolmente i contratti in essere e la qualità delle prestazioni offerte all’utenza.

Come organizzazione sindacale, infatti, soprattutto non vorremmo che una aggiudicazione a costi risicati comporti ripercussioni sui contratti dei dipendenti e nello specifico sul monte ore, sulla paga mensile e sulla richiesta di deroghe contrattuali, fermo restando che l’organico attuale transita per intero grazie alla clausola sociale.

Comprendiamo chiaramente l’esigenza della Società aeroporto di Catania di tenere a bada i conti di bilancio – continua Lauricella – anche se siamo sempre convinti per questo e per qualsiasi alto caso che l’igienizzazione degli spazi non può essere soggetta a gare improntate al massimo risparmio. Ci rivolgiamo dunque al management di Sac perché possa fare in modo, pur nel rispetto dei criteri dettati dalla legge e dalle procedure d’appalto, di tenere sotto controllo probabili potenziali anomalie capaci di arrecare nel tempo conseguenze negative all’affidamento stesso.”

Al delegato per il comparto Igiene ambientale, fa eco il segretario territoriale della Ugl Giovanni Musumeci: “Abbiamo appreso con grande piacere la notizia che il “Vincenzo Bellini” di Catania nel 2021 è stato il primo scalo aereo in tutta Italia per voli nazionali e proprio per questo riteniamo che tutte le prestazioni offerte, a partire dalla pulizia delle aree, dei servizi igienici e dei mezzi pubblici utilizzati. Come sindacato in più di un’occasione ci siamo ritrovati a dover rilevare la necessità di potenziamento delle attività di pulimento e, adesso, non possiamo che ribadire questa nostra posizione anche nell’interesse dei 90 operatori effettivi e dei 10 stagionali – conclude il leader della Ugl etnea – certi che Sac saprà vigilare a dovere.”