I poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Agrigento, impegnati costantemente nell’attività di contrasto all’immigrazione clandestina, procedevano all’arresto di 3 migranti, sbarcanti nei giorni precedenti presso l’isola di Lampedusa e successivamente trasferiti in Agrigento:

1) G.M., nato in Marocco, tratto in arresto in esecuzione di due distinti provvedimenti:

• Ordine di Esecuzione per la Carcerazione” emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di La Spezia, dovendo il medesimo espiazione la pena di anni 1, mesi 2 di reclusione, per pene concorrenti;

• “Revoca di Decreto di Sospensione di Ordine di Esecuzione per la Carcerazione e Ripristino dell’Ordine Medesimo, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di La Spezia – dovendo il medesimo espiare la pena di anni 1, mesi 11 di reclusione, per pene concorrenti;

2)M. A., nato in Tunisia – tratto in arresto in attuazione di “Ordine di Esecuzione per la Carcerazione” emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino, per l’espiazione della pena residua di mesi 7 e giorni 8 di reclusione, per pene concorrenti;

il medesimo migrante, altresì, è stato tratto in arresto per il reato di cui all’art. 13 c. 13 bis d. lgs. 286198, in quanto inottemperante al decreto di espulsione, emesso dal Magistrato di Sorveglianza di Taranto, che vietava il reingresso in Italia per anni 10 dall’effettiva espulsione;

3)  N.H., nato in Tunisia, tratto in arresto in esecuzione del “Provvedimento di Esecuzione pene Concorrenti” emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia – per l’espiazione della pena di anni 7, mesi 4, giorni 12 di reclusione, per i reati di cui agli artt. 609 bis nr. 2, 628 c.3 nr. 1, 614 c. 1, 337, 339 c.1 e 3 e 635 C.P.;

Espletate le formalità di rito i 3 arrestati sono stati associati presso la casa Circondariale di Agrigento.