È costata decisamente cara la blasfemia ad un uomo originario di Agrigento.
Il soggetto in questione era il destinatario di una condanna emessa da parte del Tribunale di Agrigento ad 1 anno e 6 mesi di reclusione per i reati di maltrattamenti. Su istanza della difesa, lo stesso Gip aveva sostituito la pena degli arresti domiciliari con una messa in prova ai servizi sociali ma proprio durante questo periodo il condannato si sarebbe lasciato scappare di bocca una terribile bestemmia proprio davanti agli uomini dell’arma dei carabinieri durante un controllo di routine.
Una volta rapportato il fattaccio, il giudice delle indagini preliminari avrebbe dunque deciso di aggravare la misura per il reo rispedendolo agli arresti domiciliari.
Di Pietro Geremia