Un vile attacco alle istituzioni è stato fatto nella giornata di ieri ad Agrigento.
All’interno di una busta anonima e regolarmente affrancata sarebbe infatti stato ritrovato un proiettile con minacce di morte indirizzato al Procuratore Capo Luigi Patronaggio e ai suoi tre figli.
Non è di certo il primo atto intimidatorio che il procuratore agrigentino riceve: già l’anno scorso aveva ricevuto sulla sua scrivania buste vigliaccamente anonime contenenti proiettili da guerra in seguito alle delicatissime indagini portate avanti non solo sulla mafia locale ma anche su casi saliti all’onor delle cronache nazionali come quello inerente alla nave Diciotti e sulla Sea Watch che gli sarebbero costati uno scontro diretto con il Ministro dell’Interno Matteo Salvini, inserito nel registro degli indagati per sequestro di persona, arresto illegale e abuso d’ufficio.
Ad aprire un fascicolo e condurre il caso sarà la Procura della Repubblica di Caltanissetta, competente per territorio, che coordinerà dunque le forze dell’ordine durante le indagini.
Di Pietro Geremia