coronavirus

L’incubo Covid non è ancora finito, ad Agrigento i casi sono in aumento, c’è preoccupazione per la diffusione della variante inglese.

Nella seconda settimana di marzo, ha spiegato il commissario straordinario dell’azienda sanitaria provinciale Mario Zappia, “c’è stato un incremento di casi dovuto alla sempre più prevalenza della variante inglese che ha una caratteristica  fondamentale: è molto più contagiosa e, dal punto di vista sanitario, richiede un maggiore impegno da parte nostra perché se prima si monitoravano i contatti avuti dalla persona risultata positiva nelle 48 ore precedenti, adesso sarà necessario monitorare i contatti stretti nei 14 giorni precedenti e questo, dal punto di vista organizzativo, richiede un impegno ancora più importante da parte del nostro dipartimento di Prevenzione che stiamo potenziando con gli assistenti sanitari. Dal punto di vista sanitario, è un lavoro enorme”.

L’invito dunque è sempre alla prudenza ed al rigoroso rispetto delle regole. Nelle scorse settimane a San Leone, si sono viste scene indegne con molte persone ferme davanti ai locali a parlare tra di loro a pochi centimetri di distanza e per di più senza mascherina.

Anche molti gestori non si sono premurati di far rispettare quanto riportato nelle direttive Nazionali e Regionali in merito alle distanze di sicurezza.

E allora va bene la gioia di potere uscire senza restrizioni,  va benissimo la riapertura delle attività commerciali ma non va bene per niente la strafottenza  di pensare che  tutto è finito o che è stato solo un brutto sogno!!! .

Davide Difazio, giornalista iscritto all’albo nazionale dei giornalisti, elenco pubblicisti Sicilia, dal 09/05/2003 N° di tessera 098283, protagonista di diverse trasmissioni televisive in Rai e Mediaset ha collaborato con diverse testate giornalistiche nazionali ottenendo risultati lusinghieri. Fondatore della testata giornalistica Siciliareporter.com, in pochi anni , è riuscito a far diventare il portale un importante punto di riferimento per l'informazione siciliana.