Indignazione e rabbia arrivata da tutti i fronti , dalla società civile e dalle istituzioni, in merito al danneggiamento della stele eretta lungo la S.S 640 nel punto in cui venne assassinato il magistrato canicattinese, Rosario Livatino. “Abbiamo aperto un’indagine su un fatto che definisco inquietante. Seguiremo ogni spunto. Certamente non si può escludere la pista mafiosa”. Lo dice il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio. Ieri sul posto hanno effettuato i rilievi la Squadra Mobile e la Polizia Scientifica di Agrigento. Sull’inquietante episodio anche il commento del premier Paolo Gentiloni su Twitter: “Onore alla memoria oltraggiata del giudice Livatino. Italia unita alla vigilia dell’anniversario della strage di via D’Amelio“.