I 33 sindaci dei comuni dell’agrigentino scrivono all’ASP di Agrigento, al Presidente della Regione Siciliana, all’Assessorato Regionale della Salute Dipartimento acqua e rifiuti e per conoscenza alla Prefettura di Agrigento sul ricorso temporaneo a speciale forma di gestione Rsu.

Emergenza nell’emergenza, quella che preoccupa i 33 sindaci dei comuni dell’agrigentino.

A scatenare la vibrante reazione dei primi cittadini, già impegnati a fronteggiare un incremento esponenziale dei casi di positività nelle proprie comunità, una nota dell’ASP provinciale che comunica l’impossibilità di assicurare il servizio di ritiro dei rifiuti per difficoltà organizzative e logistiche. 

La preoccupante situazione sanitaria, che aumenta il disagio socio-economico dei cittadini, e rischia di innescare ulteriori forme di dissenso e malumori, ha trovato schierati e concordi tutti i sindaci sulla assoluta irricevibilità di una nota definita coralmente “folle”.

Alla luce dei particolari processi di smaltimento di questi rifiuti considerati come speciali, gli Enti Locali non hanno adeguati strumenti e risorse per garantire quanto necessario, compiti spettanti a personale provvisto di specifiche competenze.

I primi cittadini chiedono, pertanto, all’unisono un incontro urgentissimo per chiarire e risolvere la surreale questione, minacciando, in caso di perdurante silenzio, vibranti forme di protesta presso gli organi competenti.