Nell’ambito di un’operazione condotta con precisione dalla polizia penitenziaria tra marzo e aprile 2021 nel carcere di Agrigento, è emersa un’accusa grave nei confronti di sei detenuti.
La denuncia li colpisce per il reato di “accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti”, in virtù dell’utilizzo di telefoni cellulari introdotti abusivamente, persino nelle celle di massima sicurezza.
Il reato, introdotto negli anni passati, prevede pene severe fino a 4 anni di detenzione.
La procura della Repubblica di Agrigento ha disposto la citazione diretta a giudizio, portando alla ribalta nomi legati a presunte connessioni con la criminalità organizzata campana.
Gli avvocati difensori, Gianfranco Pilato, Ninni Giardina e Nicola Marino, hanno adottato strategie e riti processuali diversificati dopo la citazione a giudizio, ponendo in luce la complessità della situazione e le sfide che attendono l’iter processuale.