In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, l’Arma dei Carabinieri ribadisce il proprio impegno con una serie di iniziative volte alla sensibilizzazione e alla prevenzione di un fenomeno che rappresenta una ferita sociale ancora aperta.
Attraverso campagne di comunicazione, progetti educativi e strumenti innovativi, l’Istituzione rinnova il proprio messaggio: “No alla violenza di genere”.
Campagne di sensibilizzazione e il ruolo della comunicazionePer promuovere una maggiore consapevolezza sul tema, l’Arma ha avviato una campagna mediatica di grande impatto. Video, locandine e materiali informativi sono stati diffusi attraverso i canali social ufficiali e in molti Comuni italiani.
Tra questi spiccano uno spot realizzato con la partecipazione del noto conduttore Carlo Conti e un videomessaggio istituzionale che incoraggia le vittime a denunciare, sottolineando l’esistenza di misure legali, psicologiche ed economiche a loro sostegno.Scuole e comunità: educare al rispettoUn aspetto centrale delle iniziative dell’Arma è il coinvolgimento delle scuole e delle comunità locali.
Incontri informativi organizzati in collaborazione con gli istituti scolastici mirano a sensibilizzare i giovani sul rispetto della dignità delle donne e a superare retaggi culturali che perpetuano la discriminazione di genere. Questo approccio educativo rappresenta un investimento nel futuro, contribuendo alla costruzione di una società più equa e rispettosa.
Strumenti di supporto per le vittimeL’Arma offre un supporto concreto alle vittime attraverso il sito ufficiale www.carabinieri.it, dove è disponibile una sezione dedicata al Codice Rosso. Qui le vittime possono accedere a informazioni utili e utilizzare il “Violenzametro”, un test di autovalutazione che aiuta a riconoscere eventuali segnali di violenza in un rapporto.
Inoltre, dal 2015, grazie alla collaborazione con Soroptimist International d’Italia, sono state create oltre 200 stanze dedicate all’interno delle caserme. Questi spazi, progettati per garantire riservatezza e accoglienza, permettono alle vittime di denunciare in un ambiente sicuro e privo di giudizi.
Innovazione tecnologica: il progetto “Mobile Angel”Un altro importante strumento di prevenzione è il progetto “Mobile Angel”, avviato nel 2019. Questo sistema prevede l’utilizzo di smartwatch connessi alla rete telefonica, che consentono alle vittime di inviare allarmi immediati in caso di pericolo.
Ad oggi, oltre 70 dispositivi sono stati distribuiti nelle province di Napoli, Roma, Milano e Torino, garantendo interventi tempestivi e un’efficace deterrenza contro gli aggressori.Formazione e specializzazioneL’Arma ha investito nella formazione del personale con corsi specialistici, coinvolgendo oltre 864 operatori qualificati dal 2014 ad oggi.
Questi professionisti rappresentano punti di riferimento nei Reparti territoriali e collaborano con la Sezione Atti Persecutori, un’unità di eccellenza che analizza il fenomeno della violenza di genere e sviluppa strategie di contrasto.Risultati significativi nel contrasto alla violenza di genereNel 2023, i Carabinieri hanno perseguito oltre 55.000 reati legati al Codice Rosso, registrando un aumento rispetto all’anno precedente.
Nei primi dieci mesi del 2024, gli arresti per reati di violenza di genere sono stati 7.928, un dato che testimonia l’efficacia delle misure adottate.Un impegno culturale oltre le misure repressiveL’Arma sottolinea che la lotta alla violenza di genere non può limitarsi a un approccio repressivo, ma deve puntare a un cambiamento culturale profondo.
La prevenzione passa attraverso l’educazione e la sensibilizzazione di tutta la società, affinché si superino gli stereotipi e si costruisca una nuova concezione di parità e rispetto.
Con queste iniziative, i Carabinieri rinnovano il proprio impegno per una società più sicura e giusta, in cui ogni donna possa vivere libera da paure e discriminazioni. Il cambiamento è possibile, e il primo passo inizia con una denuncia.