Dopo aver sostenuto la tesi del complotto politico contro di lui, Fabrizio La Gaipa, primo dei non eletti nella lista del M5S alle scorse elezioni regionali in Sicilia, ha ammesso le proprie responsabilità. L’ex candidato all‘Ars infatti, accusato di estorsione e finito ai domiciliari lo scorso 14 novembre, attraverso i suoi avvocati ha chiesto di patteggiare concordando una pena di due anni. Nel dettaglio,  i difensori Diego Galluzzo e Calogero Petix hanno ottenuto dalla procura il consenso al patteggiamento, che dovrà essere valutato da un Gip diverso da Stefano Zammuto che ieri ha revocato i domiciliari all’imprenditore e il divieto di dimora ad Agrigento al fratello di La Gaipa, Salvatore, anche lui indagato. La Gaipa, titolare dell’albergo “Costazzaurra” di Agrigento, era stato arrestato dopo che tre suoi ex dipendenti, poi diventati cinque, avevano raccontato alla polizia d’essere stati costretti a restituire, con la minaccia del licenziamento, oltre un terzo dello stipendio che formalmente veniva loro erogato.