Il tribunale di Palermo ha condannato il Ministero della Salute a risarcire la somma di un milione e 400mila euro alla famiglia di un agrigentino di 69 anni deceduto a causa di una trasfusione di sangue infetto avvenuta nell’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento. La vittima si era recata per un malore presso il nosocomio agrigentino nel 1984 quando, per alcune complicanze, i medici ordinarono una trasfusione dalla quale sarebbe emerso che il sangue ivi contenuto fosse infetto arrivando così a contagiare di Hcv il pover’uomo. Solo nel 2006 il 69enne scoprì così di essere affetto dal virus dell’epatite C e per tale motivo fece causa al dicastero, ritenuto responsabile di omessa vigilanza sulla salubrità del sangue, per ottenere il risarcimento dei danni.
Di Pietro Geremia