In un paese dove la burocrazia e l’arte di rimbalzare le responsabilità da un ente all’altro regnano sovrane, solo eventi tragici possono mettere in moto tutti quei meccanismi atti alla prevenzione. Ne sono un chiaro esempio il crollo del ponte di Genova avvenuto una settimana fa e la tragedia del parco del Pollino, che hanno dunque messo in allarme anche le strutture dell’Isola che si occupano della sicurezza. In tal senso è stato lo stesso Calogero Foti, capo della Protezione civile siciliana ha dichiarato che “Le tragedie come quella della Calabria possono accadere in qualunque momento a prescindere dagli interventi effettuati”. Sta di fatto che ben 8 comuni siciliani su 10 si trovano in una zona a forte rischio dissesto e per cercare di porre un freno a possibili tragedie, la Regione spinge sulla messa in sicurezza del territorio mandando in gara in questi mesi estivi 100 milioni per opere atte alla sistemazione di costoni rocciosi e alla pulizia di fiumi e torrenti, oltre altri 500 che sono stati già stanziati da Roma nel Patto per il Sud i quali si prevede di utilizzarli entro il 2022. Nel frattempo, c’è solo da affidarsi all’infinita bontà della divina provvidenza sperando che, a differenza dei fondi messi in campo negli anni passati, non si esaurisca presto.

Di Pietro Geremia

Davide Difazio, giornalista iscritto all’albo nazionale dei giornalisti, elenco pubblicisti Sicilia, dal 09/05/2003 N° di tessera 098283, protagonista di diverse trasmissioni televisive in Rai e Mediaset ha collaborato con diverse testate giornalistiche nazionali ottenendo risultati lusinghieri. Fondatore della testata giornalistica Siciliareporter.com, in pochi anni , è riuscito a far diventare il portale un importante punto di riferimento per l'informazione siciliana.