Rosy Bindi, presidente della commissione antimafia, a ridosso di un convegno organizzato da Libera contro le mafie commenta con turbamento l’indagine nei confronti del neo deputato Edy Tamajo, candidato di Sicilia Futura che sosteneva Micari, indagato per avere comprato voti a 25 euro alle ultime elezioni regionali: “Il caso Tamajo preoccupa molto, perché il vizio della corruzione del voto di scambio, l’uso improprio del consenso, sembra attraversare in modo bipartisan le forze politiche. La notizia è sicuramente preoccupante – aggiunge Bindi – non è infatti una buona possibilità di partenza per il presidente Musumeci, che merita una condizione migliore per amministrare bene quella regione, che ha tanto bisogno di un buon governo. Si conferma la necessità di un impegno maggiore delle forze politiche – sottolinea – nel selezionare la classe dirigente e nel trovare i modi per ricercare il consenso. Anche perché in quella terra le politiche clientelari sono sicuramente un vettore per la mafia” – conclude la presidente antimafia.