Nel corso della partita tra Muxar e Burgio, svoltasi lo scorso 14 gennaio, un’escalation di violenza da parte di un dirigente accompagnatore di terza categoria, A.L., ha portato a una serie di sanzioni da parte del giudice sportivo.
I fatti, riportati nei dettagli dal direttore di gara nei referti successivi, hanno scosso la comunità sportiva.
Durante il secondo tempo, in seguito a un infortunio di un calciatore del Muxar, il dirigente accompagnatore ufficiale della squadra è intervenuto sul campo.
Tuttavia, la sua presenza si sarebbe trasformata in un comportamento minaccioso nei confronti dell’arbitro, con urla offensive e tentativi di aggressione. Dopo essere stato espulso, avrebbe cercato di colpire l’ufficiale di gara, ma senza successo.
La situazione è peggiorata al termine della partita, quando il dirigente A.L., avrebbe trascinato con violenza l’arbitro nello spogliatoio, ignorando le richieste d’aiuto.
Il direttore di gara sarebbe stato sbattuto violentemente contro il muro per due volte, causandogli un forte dolore alla spalla destra. Solo dopo aver chiamato i carabinieri è riuscito a liberarsi dalla situazione e a raccontare l’aggressione.
Il giudice sportivo ha risposto con decisione, squalificando il campo del Muxar per due giornate e infliggendo sanzioni pesanti agli individui coinvolti.
Il dirigente accompagnatore e allenatore, A.L. è stato inibito fino al 18 gennaio 2028, con richiesta di applicazione del codice della giustizia sportiva per le sue condotte violente. L’allenatore in seconda, è stato squalificato fino a febbraio 2025, mentre un altro dirigente ha ricevuto un’inibizione fino al 31 dicembre 2024.
Il giudice sportivo ha sottolineato la “responsabilità diretta” dei tesserati e la responsabilità oggettiva della società, colpevole di non aver garantito alcun servizio d’ordine.
La vicenda rappresenta un grave scandalo nel mondo dello sport, richiamando l’attenzione sulle questioni di sicurezza e comportamento etico all’interno delle competizioni.