Una storia di violenza domestica e estorsione si è conclusa con l’arresto di un uomo di 56 anni a Catania, accusato di maltrattamenti nei confronti della propria madre.

I carabinieri di San Gregorio hanno disposto gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico dopo mesi di indagini che hanno portato alla luce una serie di episodi violenti e minacce.

La vittima, una donna anziana, ha denunciato il figlio raccontando di aver subito mesi di violenze fisiche e psicologiche.

L’indagato, disoccupato e con precedenti, era tornato a vivere con lei e un nipote circa quattro mesi fa, ma la convivenza si è presto rivelata un incubo a causa delle continue richieste di denaro.

Diversamente dal nipote, che non ha mai mostrato atteggiamenti violenti, l’uomo avrebbe ripetutamente minacciato e aggredito la madre.

Tra gli episodi segnalati, l’uomo avrebbe tentato di soffocare la madre con un cuscino, minacciandola di morte. In un’altra occasione, non soddisfatto di una somma di denaro ricevuta, l’ha picchiata e le ha sottratto il telefono per impedirle di chiamare aiuto.

Le violenze includevano anche colpi alla spalla, particolarmente dolorosi a causa delle condizioni di salute precarie della donna.

Il punto di svolta è arrivato quando l’uomo ha espressamente chiesto alla madre di cedergli l’intera pensione per acquistare un’auto nuova, minacciandola di morte in modo cruento: “Tu non mi dai i soldi? E io ti ammazzo, ti avveleno, ti schiaccio la testa come si schiaccia l’uva.”

Grazie al protocollo “codice rosso”, che prevede una risposta rapida in casi di violenza domestica, i carabinieri hanno potuto intervenire tempestivamente, evitando ulteriori danni alla vittima e assicurando l’arresto dell’indagato.

Questo caso evidenzia la triste realtà della violenza domestica che affligge anche le fasce più vulnerabili della società e l’importanza delle denunce per attivare le protezioni legali necessarie.