Nel tardo pomeriggio di martedì 19 dicembre, la Polizia di Stato di Messina ha eseguito un mandato di custodia cautelare in carcere nei confronti di un individuo accusato di violenza sessuale su una minorenne.

L’azione rappresenta la conclusione di approfondite indagini condotte dalla Squadra Mobile di Messina, sotto la guida della Procura di Barcellona Pozzo di Gotto.

La denuncia è giunta alla luce il 11 settembre scorso, quando la giovane vittima ha coraggiosamente segnalato alla polizia di essere stata vittima di abusi sessuali perpetrati dal suo patrigno.

La minore, originaria di un paese limitrofo, ha dichiarato che gli abusi erano iniziati nel 2020 e si erano protratti fino alla sua fuga nel mese di settembre, appena compiuti i diciotto anni.

Le violenze, mai denunciate per paura e vergogna, si verificavano all’interno della casa in cui la minore viveva. Inizialmente, consistevano in molestie genitali, evolvendosi poi in rapporti sessuali completi.

Gli atti criminosi avvenivano di notte, approfittando del sonno degli altri familiari, o di giorno, quando la madre non era presente.

La giovane, spesso trattenuta con la forza e afferrata per le braccia nonostante il suo rifiuto e le sue lacrime, ha vissuto un incubo che ha avuto termine solo con la sua fuga.

Le indagini, avviate immediatamente dalla sezione specializzata contro i reati a sfondo sessuale della Squadra Mobile di Messina, in collaborazione con la Procura di Barcellona Pozzo di Gotto, hanno portato a una dettagliata ricostruzione della situazione grazie alla coraggiosa testimonianza della giovane.

Sulla base delle prove raccolte, e nel rispetto del principio di non colpevolezza sino a sentenza passata in giudicato, il Giudice per le Indagini Preliminari, su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, ha emesso il provvedimento di custodia cautelare in carcere nei confronti dell’indagato.