vigili fuoco

Il sig. G.G. di Palermo aveva partecipato alla procedura speciale di reclutamento del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, riservata al personale volontario.

Dopo essere stato incluso nella graduatoria, è stato convocato per sottoporsi agli accertamenti previsti per l’efficienza operativa.

Durante la quarta prova, le trazioni alla sbarra, ha perso la presa a causa dell’impugnatura umida dell’attrezzo ginnico, subendo un infortunio alla spalla che gli ha impedito di completare la prova.

Ricoverato per accertamenti, la commissione ha comunque deciso per la sua esclusione dalla procedura.

Non condividendo la decisione, G.G. ha presentato ricorso al T.A.R. del Lazio tramite gli avvocati Girolamo Rubino e Giovanni Bellia. Hanno sostenuto che l’infortunio era dovuto alle condizioni dell’attrezzo e hanno chiesto la ripetizione della prova.

Con ordinanza del 24 gennaio 2024, il T.A.R. ha rilevato che la documentazione prodotta confermava il nesso causale tra l’infortunio e la patologia riscontrata, ordinando la ripetizione della prova e l’eventuale partecipazione alle successive fasi.

Dopo aver ripetuto l’accertamento con esito positivo, il sig. G.G. è stato ammesso alle fasi conclusive della procedura concorsuale con l’ordinanza del 24 aprile 2024.