Un grave episodio di negligenza sanitaria è emerso a Porto Empedocle, dove un autobottista è stato denunciato e multato di 9.000 euro dai Carabinieri per aver rifornito un’attività commerciale con acqua contaminata da batteri coliformi, comunemente associati a contaminazione fecale.
L’indagine condotta dal comando provinciale dell’Arma ha rivelato che il conducente operava senza le necessarie autorizzazioni sanitarie.
Il caso è venuto alla luce quando, durante un controllo di routine, i carabinieri della stazione di Porto Empedocle hanno scoperto che l’autobottista stava rifornendo le cisterne del suo mezzo con acqua proveniente da una sorgente già nota per essere contaminata.
Questo episodio rappresenta la seconda violazione in pochi giorni, confermando un modello di comportamento irresponsabile e pericoloso per la salute pubblica.
La situazione ha sollevato preoccupazioni significative riguardo la sicurezza dell’acqua distribuita ai commercianti e, di conseguenza, ai consumatori finali.
L’acqua contaminata, se utilizzata per bere o cucinare, può causare gravi problemi di salute, inclusi disturbi gastrointestinali e altre infezioni gravi.
L’intervento tempestivo dei carabinieri ha impedito ulteriori rischi per la salute pubblica e ha messo in evidenza l’importanza del controllo e della regolamentazione nell’ambito della distribuzione delle risorse idriche.
Questo incidente sottolinea l’urgente necessità per tutte le attività commerciali di verificare la conformità dei fornitori con le normative sanitarie vigenti, per garantire la sicurezza e il benessere della comunità.