Edilizia

Confartigianato Sicilia dice no al limite di una sola cessione per il credito d’imposta sui bonus edilizi. Anche la federazione regionale scende in campo, sposando la posizione della Confederazione, per denunciare le preoccupazioni rispetto alle nuove disposizioni contenute nel Decreto Sostegni-ter, già approvato dal Consiglio dei Ministri.

Le continue modifiche degli ultimi mesi, delle norme sull’uso dei crediti fiscali per i bonus edilizia, stanno mettendo a rischio uno dei principali strumenti di ripresa economica. Con l’intento di evitare le frodi nell’utilizzo dei bonus edilizia, si danneggiano tutti gli imprenditori, penalizzando le imprese che lavorano seriamente e cercano di pianificare le loro attività su basi certe.

“Così facendo – dice Giuseppe Pezzati, presidente di Confartigianato Sicilia – si rallentano le operazioni di acquisto dei crediti, soprattutto da parte degli operatori finanziari. E si finisce per bloccare l’utilizzo dei bonus edilizia e il rilancio del settore. Non possiamo ritenerci soddisfatti. Affatto. Le aziende si troveranno senza liquidità e con debiti, dopo aver preso commesse e impegni. Il nostro è un grido di allarme, oltre che di amarezza, rispetto a una decisione che determina un blocco dei benefici che stavamo iniziando a raccogliere per il rilancio della nostra economia”.

Confartigianato nazionale ha chiesto al Presidente del Consiglio un intervento urgente per definire in modo chiaro e stabile il quadro di riferimento normativo degli incentivi in materia di edilizia, e di procedere con lo stralcio dell’articolo 28 del DL Sostegni ter e di modificarlo per rendere possibile almeno due cessioni dei crediti fiscali e, in ogni caso, cessioni plurime nei confronti di soggetti istituzionali (banche, assicurazioni e soggetti iscritto all’albo degli intermediari finanziari).

Il credito, infatti, già a partire dal 7 febbraio potrà essere ceduto una sola volta sia da parte dei beneficiari della detrazione, sia da parte dei fornitori che praticano lo sconto in fattura o ricevono il credito.  

A reclamare maggiore stabilità nelle norme che regolano la materia del bonus edilizia, anche le categorie del settore Costruzioni.