Dopo i gravi incidenti avvenuti allo stadio Euganeo durante la partita Catania-Padova, il giudice sportivo ha preso delle decisioni severe.
Il Catania dovrà giocare una partita a porte chiuse e pagare un’ammenda di 10.000 euro, mentre il Padova è stato multato di 5.000 euro.
Queste misure sono state adottate in risposta agli scontri tra tifosi che hanno causato ritardi, danni allo stadio e rischi per l’incolumità di tesserati e sostenitori.
Durante la partita, i tifosi del Catania hanno lanciato petardi e fumogeni in campo e, in un momento di particolare tensione, circa 150 di loro hanno invaso il terreno di gioco, scatenando ulteriori disordini.
Il Padova, dal canto suo, non è stato esente da colpe: alcuni suoi tifosi hanno risposto ai provocatori lanciando a loro volta fumogeni.
Il Calcio Padova ha espresso rammarico per le decisioni, sottolineando che penalizzano entrambe le squadre e le rispettive tifoserie, nonostante la diversa gravità dei comportamenti.
La società ha ringraziato i propri sostenitori per la calma mantenuta e le forze dell’ordine per il loro intervento, auspicando un ritorno al dialogo incentrato esclusivamente sullo sport.
Le condotte dei tifosi del Catania sono state descritte come particolarmente gravi e in violazione delle norme sulla sicurezza.
Oltre alle sanzioni pecuniarie, è stata sottolineata l’importanza di adottare misure per prevenire futuri incidenti. Anche due giocatori, uno per squadra, hanno ricevuto squalifiche per comportamenti antisportivi durante il match.
Le sanzioni riflettono la necessità di garantire la sicurezza negli eventi sportivi e di promuovere un clima di rispetto e fair play sia in campo sia sugli spalti.