La Squadra Mobile della Polizia di Stato di Caltanissetta ha effettuato con successo l’arresto di un quarantenne, sospettato di aver commesso un violento atto di rapina ai danni della sua ex fidanzata.
L’operazione è stata orchestrata in risposta a un mandato di fermo emanato dalla Procura della Repubblica di Caltanissetta.
Il tragico episodio risale al 5 dicembre, quando il presunto criminale avrebbe minacciato la sua ex fidanzata con un coltello mentre si trovava all’interno della sua auto.
Dopo costringerla con la forza a lasciare il veicolo, il rapinatore si è impossessato della vettura insieme alla borsa contenente denaro, documenti e un telefono cellulare.
La vittima, inizialmente rifugiata in un negozio, è stata soccorsa da una volante della Polizia di Stato. Subito dopo, gli investigatori della Squadra Mobile, coordinati dalla Procura della Repubblica, hanno avviato approfondite indagini per localizzare il fuggitivo.
Il veicolo rubato è stato individuato a Catania da una volante della Questura, ma il rapinatore ha rifiutato di fermarsi all’alt della polizia, innescando un inseguimento che ha danneggiato diverse auto in sosta e ha visto il criminale speronare due volte la volante della Polizia.
Ventiquattro ore dopo, la Squadra Mobile è riuscita a localizzare il fuggitivo che si era nascosto a Caltanissetta. Durante un controllo presso la sua abitazione, l’uomo ha accusato un malore, richiedendo l’intervento di un’ambulanza che lo ha trasportato in ospedale per le cure mediche necessarie.
Gli agenti della Squadra Mobile hanno recuperato la chiave dell’auto rubata e individuato il veicolo parcheggiato non lontano dalla residenza dell’indagato. All’interno dell’auto è stato trovato il coltello presumibilmente usato durante l’aggressione, insieme ad alcuni effetti personali della vittima.
Con un consistente insieme di prove raccolte dagli investigatori, la Procura della Repubblica ha emesso il fermo d’indiziato di delitto.
Il Giudice per le Indagini Preliminari ha successivamente convalidato l’arresto e ordinato la custodia cautelare in carcere per il sospettato. La chiusura di questo caso segna un passo importante nella lotta contro la criminalità nel territorio.