Operai e mezzi del comune di Canicattì per ridare decoro al luogo, contrada Giulfo, dove si trova la stele che ricorda l’uccisione del Giudice Antonino Saetta e del figlio Stefano, assassinati dalla mafia il 25 settembre del 1988. Ieri, infatti, la zona che era invasa dalla spazzatura gettata dagli incivili è stata ripulita su disposizione del sindaco Vincenzo Corbo, dagli operai delle imprese che si occupano della raccolta dei rifiuti in città.
“Pur non essendo di nostra competenza- dice Vincenzo Corbo- essendo l’area in territorio di Caltanissetta, abbiamo deciso di intervenire perché non potevamo permettere che tutto questo scempio perdurasse ancora. Considerato che nell’Anas e neppure il comune di Caltanissetta intervenivano abbiamo deciso di farlo noi ridando il doveroso decoro a questo sito.
Con grande rammarico, – continua il capo dell’amministrazione comunale- abbiamo registrato l’ennesimo abbandono selvaggio di immondizia nella piazzola di sosta dov’è installata l’effige del Giudice Antonino Saetta e del figlio Stefano. Sarebbe opportuno- conclude il capo dell’amministrazione comunale- che l’intera area venisse dotata di telecamere della video sorveglianza per scoraggiare gli incivili che in questa zona vengano a disfarsi della loro spazzatura”.



