I militari della Guardia di Finanza di Gela, confrontando il tenore di vita mantenuto da alcune persone controllate con la loro dichiarazione dei redditi, che era pari a zero, hanno deciso di “tassare” i guadagni ottenuti dallo spaccio di droga. Sulla base delle indagini eseguite e degli incroci con i dati acquisiti dalle altre forze di polizia infatti, i finanzieri gelesi hanno così concluso due indagini parallele di carattere fiscale nei confronti del capo della banda e di uno dei favoreggiatori accusati quindi di traffico illegale di droga. I due, che sono subito saltati all’occhio vigile della giustizia, avevano realizzato grossi guadagni dallo spaccio e, di conseguenza, mantenuto un tenore di vita elevato di certo non proporzionato a quanto dichiarato che era quantificabile in una somma pari a zero. In realtà, dai proventi del traffico di stupefacenti i due erano riusciti a guadagnare una somma corrispondente ad oltre i 50 mila euro ed è proprio questi sono i soldi che sono stati tassati dai militari.