Continua senza sosta il processo a carico della gelese Giusi Savatta, la donna che nel dicembre 2016 strangolò e uccise le sue figlie di 7 e 9 anni. L’imputata venne assolta in primo grado perché giudicata incapace di intendere e di volere a seguito di una perizia collegiale disposta dal gup in cui gli esperti sostennero che fosse affetta da delirio paranoide, pur ritenendola, però, capace di partecipare al processo. Ricevuta l’assoluzione però, la parte civile, in cui si è costituito in marito, ha impugnato dunque il verdetto per l’eventuale risarcimento del danno e ha chiesto la nuova perizia che è stata accettata e predisposta da parte della corte d’assise d’appello di Caltanissetta.
Di Pietro Geremia