I giudici del tribunale di Agrigento hanno condannato nella giornata di ieri un 51enne di Canicattì per abusi su allieva minorenne.
Tutto risale ad alcuni anni addietro quando l’uomo, insegnante di karate, secondo quanto dichiarato dall’accusa, durante una pausa delle lezioni in una palestra di Canicattì si sarebbe introdotto all’interno dello spogliatoio femminile chiedendo ad un’allieva, all’epoca dei fatti minorenne, di toccargli i genitali.
Nonostante le numerose testimonianze che contrastavano con la tesi dell’accusa, e l’estraneità ai fatti rimarcata dallo stesso imputato ascoltato in sede processuale, tesi portata avanti dai legali Ivan Trupia e Angelo Asaro che nell’ arringa difensiva hanno rimarcato il fatto che era impensabile perpetrare un reato simile per via dell’affollamento in palestra.
I giudici della seconda sezione penale hanno dunque accettato in parte la pena richiesta dall’accusa, che prevedeva 8 anni di carcere, comminando all’imputato una pena notevolmente ridotta che prevede due anni di reclusione, pena sospesa.
La difesa ha annunciato che, non appena sarà depositata la motivazione della sentenza, ricorrerà in appello.
Di Pietro Geremia