Riceviamo e pubblichiamo nota stampa del presidente del Consiglio comunale di Canicattì, Alberto Tedesco, sulla presentazione di una mozione relativa alla situazione di Patrick Zaki.
“Patrick Zaki giovane studente egiziano, ricercatore presso l’Università di Bologna e attivista per i diritti umani, è imprigionato nelle carceri egiziane dal mese di febbraio del 2020.
E’ accusato di “istigazione al rovesciamento del governo e della Costituzione” ma, di fatto, è stato privato della sua libertà e condotto in carcere a causa della sua attività per la difesa dei diritti umani in Egitto.
La storia di Patrick Zaki, per il suo contenuto e per il quadro in cui si sviluppa, evoca la terribile vicenda della tortura e dell’uccisione di un nostro connazionale, Giulio Regeni, una ferita aperta che, ancora oggi, deve trovare giustizia.
Con una mozione che sarà discussa nel prossimo Consiglio Comunale, nel solco in un percorso già seguito da altre amministrazioni comunali in tutta Italia, Bologna per prima, seguita da Napoli e tante altre, ho proposto di impegnare l’amministrazione comunale di Canicattì ad esprimere solidarietà, sostegno e vicinanza alla famiglia di Patrick Zaki e all’Università di Bologna, a promuovere nelle scuole cittadine l’adesione all’iniziativa “Azione di Solidarietà per Patrick Zaki”, ideata da Amnesty International e ad attivare le procedure per il riconoscimento della cittadinanza onoraria a Patrick Zaki, sul presupposto che tale atto di profondo valore simbolico testimoni il riconoscimento dei valori di libertà di studio, di pensiero e alla partecipazione pubblica fondamento del nostro Paese e delle Istituzioni che lo rappresentano.