In queste ore l’aumento di casi di Covid all’interno di diversi istituti scolastici ha acceso un forte dibattito tra i cittadini che chiedono a gran voce la riattivazione della didattica a distanza.
E’ di poche ore fa la notizia della positività al Covid, tramite tampone rapido, di una docente della scuola Rapisardi, in via Allende ma i casi riguardano anche altri sitituti scolastici, in particolare il primo cittadino Ettore Di Ventura,ha comunicato che: “Nel plesso di Via Allende dell’Istituto Comprensivo Rapisardi, due classi andranno in isolamento e DID poichè un docente è risultato positivo al test rapido.
Nella sede centrale dell’I.C. Gangitano alcuni alunni si trovano in quarantena fiduciaria in quanto i loro congiunti sono risultati positivi, così come da diversi giorni sono in quarantena fiduciaria alcuni docenti perché venuti in contatto con il docente positivo della Scuola Verga.
Al plesso De Amicis, a seguito del test rapido, è stata riscontrata la positività di una operatrice scolastica per cui, anche in questo caso, è stata avviata l’indagine epidemiologica per i provvedimenti del caso.Verosimilmente ci avviamo verso giorni di difficoltà per cui vi invito a mantenere i comportamenti previsti dalle norme vigenti.”
Alla luce dei nuovi casi di positività al Covid 19 e con un trend di contagi in crescita in città, procedere con la didattica in presenza è un rischio non solo per alunni e docenti ma anche per le famiglie alcune delle quali già costrette a chiudere le loro attività, come previsto dal DPCM, per salvaguardare la salute pubblica.
Ma a cosa servono questi sacrifici se poi non si prendono altri provvedimenti restrittivi mirati a spezzare la catena dei contagi?