Commissariato di Canicattì

Continua la lotta al traffico di sostanze stupefacenti, la Polizia di Stato ha tratto in arresto un 29enne del luogo poiché colto nella flagranza del reato di detenzione di sostanze stupefacenti.

Gli agenti del locale commissariato di P.S., coordinati dal vice questore Cesare Castelli, nel corso dei potenziati servizi di controllo del territorio disposti dal Questore Iraci, si recavano nell’abitazione in uso al giovane dove, a seguito di perquisizione domiciliare rinvenivano, celati in varie parti dell’appartamento, diverse bottiglie contenente metadone ed altra sostanza stupefacente del tipo marijuana, in infiorescenza essiccata, nonché n°180 bustine di vario formato contenente la medesima sostanza per complessivi kg. 2,400 e circa 1200 buste vuote di varie misure in cellophane, utilizzate per la suddivisione e confezionamento in dosi della droga.

Inoltre, la successiva accurata perquisizione di un garage nella disponibilità dell’indagato, il personale della sezione anticrimine del Commissariato di P.S. rinveniva e sequestrava analoga sostanza per un peso netto di 680 grammi mentre nell’abitazione rurale, sita in una periferica contrada del territorio canicattinese, veniva rinvenuta altra sostanza stupefacente del tipo marijuana del peso complessivo di circa 3 kg.

Pertanto, tutta la sostanza stupefacente del tipo marijuana, in inflorescenza essiccata per complessivi 6 chilogrammi circa ed i numerosi flaconi di metadone sono stati sequestrati perché detenuti illegalmente ed il giovane, al termine delle formalità di rito, su disposizione del P.M. della Procura della Repubblica di Agrigento, veniva condotto presso la propria abitazione per ivi rimanere ristretto a disposizione della citata A.G..

Il gip del tribunale di Agrigento, dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari.

Il consumo  delle cosiddette droghe “leggere” nell’hinterland agrigentino sembra essere in aumento, soprattutto tra i giovanissimi. Per questo motivo le forze dell’ordine tengono sempre alta l’attenzione verso il fenomeno con numerose campagne di sensibilizzazioen portate avanti nelle scuole. In particolare la polizia di Stato , negli utlimi mesi, ha ottenuto importanti risultati nel contrasto allo spaccio di stupefacenti.

Secondo i dati diffusi dal Sert sembra che il primo contattato con gli stupefacenti avvenga già a 12 anni. Hashish e marijuana, sono le sostanze preferite dai giovani canicattinesi ma sembra che eroina e cocaina, sostanze classificate come “pesanti” siano in notevole aumento.

Che nelle città universitarie girino spinelli e altre droghe non è una novità, ma che anche nei piccoli centri il consumo aumenti potrebbe costituire un fenomeno da non sottovalutare. C’è chi la cannabis nell’agrigentino la compra e chi invece la coltiva. Spesso all’insaputa delle famiglie stesse, che si possono ritrovare con un pò di “erba” tra i fiori senza saperlo. L’usanza è diffusa e non è difficile incontrare qualcuno che  ne parli.

Non si tratta di persone con problemi di tossicodipendenza o di emarginazione sociale, ma di ragazzi che ammettono facilmente di fare uso occasionale di droghe leggere e che hanno sviluppato il “pollice verde”  per risparmiare sull’acquisto del “fumo”.  Un’ inchiesta tra i giovani fa emergere che in passato alcuni di loro  hanno coltivato delle piantine di cannabis.

Ma quali sono le motivazioni che  spingono i “giovanissimi” a fumare uno spinello o ad inghiottire una pasticca  stupefacente?

Si pensa che l’uso di un certo tipo di droga non abbia effetti pericolosi , uno spinello o una sola pasticca secondo l’opinione di molti giovani, non  provoca dipendenza e assuefazione. Uno spinello, a loro avviso, non è letale e sballarsi il sabato sera sembra essere diventata una moda.Naturalmente non è così , anche un solo spinello può portare a dipendenza con conseguenze negative a medio e lungo termine .