Messaggio intimidatorio per il vicepresidente dell’associazione antiracket Eugenio Di Francesco, Il vice presidente regionale di Rete per la legalità Sicilia, ha ricevuto una busta con un proiettile e frasi intimidatorie.
Di Francesco, oltre ad essersi mobilitato per aiutare concretamente le vittime della criminalità organizzata, ha ingaggiato una vera e propria battaglia in favore di tutti coloro che, soprattutto nell’area Canicattinese, continuano a vedersi radere al suolo i vigneti.
“Non abbiate paura di parlare, di denunciare. Questa è “‘mafia bianca” che tende a minare l’economia del singolo per accrescere quella dei ‘porci grossi’. Noi ci siamo, lo Stato c’è! – ha detto, lanciando un appello, Eugenio Di Francesco, – gli strumenti per poter riprendere in mano la propria attività ci sono e sono anche forti. Noi siamo a vostra completa disposizione – aveva concluso, rivolgendosi agli imprenditori agricoli canicattinesi, il presidente dell’associazione antiracket – per tutelare la vostra vita e il vostro futuro. Abbiamo questo muro di omertà! Costruiamo ponti di dialogo e confronto per vincere questa battaglia”.
Solidarietà da parte del sindaco di Canicattì, Vincenzo Corbo, che scrive:
“Esprimo solidarietà e vicinanza al vice presidente regionale di Rete per la legalità Sicilia, Eugenio Di Francesco, destinatario di un vile ed ignobile atto intimidatorio.
L’Amministrazione comunale è al suo fianco, nella certezza che il dott. Di Francesco continuerà con la caparbietà di sempre il suo infaticabile impegno contro la criminalità organizzata di stampo mafioso ed il racket delle estorsioni”.