Nella giornata di ieri i giudici della seconda sezione penale ha assolto il Sindaco di Canicattì Ettore Di Ventura e l’ex primo cittadino Vincenzo Corbo sul famoso caso del riordino delle carriere perché “il fatto non sussiste”.
II tutto sarebbe nato nel 2014 quando i due amministratori pubblici erano stati portati a processo in seguito all’accusa di abuso di ufficio scaturita dall’aver firmato (a distanza di due anni uno dall’altro) il nulla osta circa il trasferimento di una dipendente che, secondo una prima ipotesi dell’accusa, tale passaggio le avrebbe consentito di guadagnare un maggiore stipendio non dovuto costringendo tra le altre cose una collega a un maggiore carico di lavoro con la stessa retribuzione.
Solo in seguito al dibattimento sarebbe emerso come i due sindaci non solo non avrebbero commesso alcun abuso di ufficio non essendoci alcuna volontà di favorire o sfavorire nessuno ma dalla loro decisione, secondo la requisitoria della stessa accusa, sarebbe stato accertato un risparmio per l’ente.
Di Pietro Geremia