La vendita di alcol a un minorenne, avvenuta durante la notte di Capodanno, non è sfuggita all’attenzione dei poliziotti del locale commissariato.

In un contesto festivo con migliaia di persone in strada, gli agenti hanno accertato che il giovane cliente aveva meno di 18 anni (ma più di 14).

A finire nei guai è stato il titolare del bar, situato nel centro della città, al quale è stata elevata una sanzione amministrativa di 334 euro.

Il quadro normativo
La disciplina vigente in materia stabilisce che la somministrazione di alcol a un minorenne comporta:

  • Una denuncia penale se il ragazzo o la ragazza ha meno di 14 anni;
  • Una sanzione amministrativa compresa tra i 250 e i 1.000 euro se il consumatore ha meno di 18 anni.

Nel caso specifico, poiché il minore aveva più di 14 anni, i poliziotti hanno proceduto con la sanzione prevista di 334 euro.

Fenomeno diffuso
Episodi di questo genere non riguardano solo Canicattì, ma si verificano in vari centri della provincia di Agrigento e altrove, soprattutto nei luoghi di movida.

Sebbene molti esercenti rispettino rigorosamente la normativa, non mancano i casi in cui si “chiude un occhio”, consentendo l’acquisto di alcolici a ragazzi non ancora maggiorenni.

Sicurezza e controlli
Le forze dell’ordine raccomandano la massima attenzione, invitando i titolari di bar e locali notturni a verificare sempre l’età dei clienti, specialmente in occasione di eventi e festività in cui l’affluenza è particolarmente elevata.

L’obiettivo è tutelare i più giovani, prevenendo abusi alcolici e contrastando comportamenti potenzialmente pericolosi per la salute e l’ordine pubblico.