Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta di alcuni residenti di contrada Reda a Canicattì in merito all’eccessiva presenza di rifiuti e schiamazzi notturni.
“Non c’è pace per gli abitanti di via Ducezio, via Filippo Marinetti e contrada Reda, a Canicattì. Da oltre dieci anni, nonostante le ripetute segnalazioni alle amministrazioni comunali che si sono succedete e alle forze dell’ordine, si sentono ostaggi nelle loro stesse case.
Ostaggi di gruppi di ragazzi, per lo più minorenni, che sera per sera, fino a tarda notte, s’intrattengono nella zona diventando protagonisti di schiamazzi, liti e baraonde e senza alcun rispetto delle restrizioni anti Covid.
Tutto peggiora nel fine settimana, quando dopo la chiusura dei locali del centro cittadino, intorno alle 3, la festa continua proprio in via Ducezio, via Filippo Marinetti, piazza Nassiriya e contrada Reda. Così le minicar sostituiscono le consolle dei dj e la musica invade tutto il quartiere, tra urla, risate e cin cin, complice anche qualche bicchiere di più e l’effetto di altre sostanze, questi giovanissimi disturbano il sonno tranquillo dei residenti, facendo perfino a gara con i motorini.
Pertanto i cittadini lanciano l’ulteriore appello alle forze dell’ordine, al sindaco Ettore Di Ventura e alla giunta tutta affinché si possa cercare una soluzione. “Ben vengano le ordinanze nel luogo della movida, ma se i controlli non vengono estesi anche negli altri punti di ritrovo a cosa servono?” – si chiedono i residenti di questa zona, che sono pronti ad avviare una raccolta firme indirizzata, tra gli altri, alla Prefettura e alla Questura di Agrigento.”