Carnevale flop a Canicattì, il dj Roberto Ferrari, chiamato per concludere la kermesse canicattinese, si è esibito per pochi intimi. Sono state pochissime le persone che hanno assistito alla serata conclusiva tenutasi in piazza Dante. Una kermesse senza carri, in chiave minore, che fin dalla presentazione del programma non è stata vista di buon grado dalla maggior parte dei cittadini di Canicattì. La gente, sui social, ha criticato la scelta di realizzare ugualmente il carnevale nonostante l’assenza dei carri allegorici. Negli ultimi anni, il carnevale canicattinese ha fatto registrare una notevole diminuzione di interesse visto il limitato numero di carri, fino ad arrivare alla completa assenza nelle ultime due edizioni. Secondo l’opinione di molti giovani, che negli anni passati si sono dedicati alla costruzione dei carri allegorici, il carnevale di Canicattì potrebbe ancora diventare un polo di attrazione se le istituzioni politiche locali mostrassero un reale interesse per questa manifestazione. Fin dalla sua prima edizione, il carnevale a Canicattì è stato il testimone dei fatti che hanno accompagnato la vita dei cittadini, le tensioni e le angosce raffigurate magistralmente attraverso una satira pungente ma mai offensiva. Ripercorrendo le tappe che hanno segnato la crescita del carnevale canicattinese vediamo che, di anno in anno, si sono sempre affrontati, in maniera molto ironica, i problemi locali dalla crisi idrica alla viabilità. Dalla sua nascita, nel 1999, il carnevale canicattinese aveva fatto tanta strada fino al 2014 anno in cui inizia un periodo di crisi fino ad arrivare ai giorni nostri dove la kermesse è morta definitivamente. Adesso bisognerà valutare come far ritornare ai livelli gloriosi una manifestazione per anni orgoglio della città.
