Feretri abbandonati, sangue sui pavimenti, liquidi dalle bare e in generale mancanza di igiene. E’ quanto emerso dall’attività di controllo svolte nel periodo di emergenza sanitaria dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, d’intesa con il ministero della Salute, presso le strutture di permanenza delle salme in ospedali pubblici e cliniche private, al fine di appurare la regolarità delle stesse ed il rispetto delle misure di prevenzione al contagio da Covid.

Oggetto di ispezione sono stati 375 tra obitori e camere mortuarie interni alle strutture ospedaliere, nonché analoghe aree adibite al commiato, riconducibili ad imprese funebri private e relativi servizi cimiteriali, rilevando irregolarità in 85 di questi.

I controlli hanno riguardato strutture ospedaliere di tutta Italia, in provincia di Agrigento i controlli hanno portato alla denuncia di 3 dirigenti negli ospedali di Sciacca e Canicattì.

“A conclusione di attività ispettiva – secondo quanto riportati nel documento dei Nas – sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria 3 dirigenti di due presidi ospedalieri di Sciacca e Canicattì, quali responsabili anche delle relative camere mortuarie, per aver omesso di aggiornare il documento di valutazione rischi con le procedure di prevenzione da esposizione ad agenti biologici e non aver effettuato la formazione professionale degli operatori. Le due camere mortuarie sono state peraltro riscontrate con evidenti carenze igienico-strutturali.” 

Fonte:adnkronos