Non si arresta il triste elenco delle vittime di Covid a Canicattì, un altro decesso causato da questo maledetto virus ha portato il numero delle vittime a 34, da inizio pandemia.
La situazione dei contagi da Covid-19 in città sta creando non poche preoccupazioni, in un mese siamo passati da 8 contagiati agli attuali 285 positivi al coronavirus ma il numero è destinato a salire visto che ci sarebbero diverse persone in quarantena in attesa di conoscere l’esito dei test molecolari.
L’aumento dei casi di positività al Covid-19, anche a Canicattì ed in provincia di Agrigento, confermano il trend nazionale: i contagi sono calati fra gli anziani, che probabilmente grazie alle continue raccomandazioni prestano più attenzione, e sono invece aumentati fra i ragazzi.
Un cambio di rotta che si protrae già dalla fine dell’estate scorsa, la fascia d’età più colpita sarebbe quella che va dai 25-49 anni, dunque la categoria di persone che presumibilmente sono più impegnate a livello lavorativo ma i contagi sono in aumento anche fra bambini e adolescenti , lo confermano i dati della Regione Sicilia.
Non bastano i soli appelli alla vaccinazione, bisogna spronare la gente anche al rigoroso rispetto delle norme anticovid , mascherina e distanziamento, e soprattutto al dovere civico di isolarsi in caso di positività.
Avere il Covid non è una vergogna, lo avevo scritto anche in un precedente editoriale, è un dovere morale informare della propria condizione di salute in modo tale da evitare l’espandersi incontrollato della pandemia.
Essere positivi non vuol dire essere malati o essere untori, una grossa percentuale delle persone positive non sviluppa nessun sintomo oppure ha sintomi lievi ma potrebbe contagiare soggetti deboli ai quali il virus potrebbe causare seri problemi, ecco perché è importante dichiarare il proprio stato di salute e permettere di ricostruire tutta la catena di contatti.
Purtroppo nelle ultime settimane sarebbero stati molti coloro che hanno effettuato dei tamponi acquistati in farmacia e non tutti, purtroppo, in caso di esito positivo hanno rispettato la procedura di tracciamento e la quarantena. Situazioni di questo genere causano nuovi focolai e purtroppo anche eventi funesti.