Postamat fuori servizio per diversi giorni o almeno non permettono il prelievo di denaro contante. Lunghe file all’esterno da parte degli utenti, sotto la pioggia battente ed il freddo, per potere svolgere operazioni agli sportelli. Dulcis in fundo, sistemi operativi che non funzionano non permettendo dopo avere caricato e scaricato dalla macchina pacchi da spedire con l’invito da parte dell’operatore a ripassare più tardi. E’ questa la situazione degli uffici postali che operano a Canicattì, dalla sede centrale di piazza Amendola alle succursali che si trovano in viale della Vittoria, piazza Roma a Borgalino, via Carlo Alberto. Disservizi, che ormai in una città che conta circa 40 mila abitanti si trascinano da intere settimane se non da mesi e che sembra nessuno sia in grado di risolvere. Non basta la gentilezza e la disponibilità degli impiegati, quando ad esempio l’utente non riesce ad effettuare un prelievo di denaro contante al postamat. I più fortunati sono in grado di recarsi in un comune vicino. Altri, soprattutto gente anziana, invece è costretta a tornare a casa senza soldi in tasca e con la speranza che qualche ora dopo il servizio possa essere operativa, rimanendo però totalmente delusi. Il colmo ieri mattina, quando alla succursale di viale della Vittoria non è stato possibile effettuare la spedizione di pacchi postali o raccomandate. Le lamentele, ovviamente, sono state tante ma non sono servite certamente a risolvere il problema. Quello offerto da Poste Italiane Spa, non può essere sicuramente definito un servizio moderno e funzionale. Anzi, sembra essere tornati indietro nel tempo nonostante la tecnologia del terzo millennio. Quello che chiedono gli utenti è semplicemente un servizio efficiente da parte e funzionale da parte di una azienda di cui lo Stato Italiano è l’azionista di maggioranza.