Canicatti'

Canicattì, danni causati dal maltempo. Il sindaco annuncia chiederemo lo stato di calamità naturale.

Lo stato di calamità naturale per Canicattì dopo i danni causati dal tornado che ha devastato le campagne di contrada “Salice” abbattendo vigneti, uliveti, scoperchiando tetti di capannoni e case rurali e la bomba d’acqua che ha provocato disagi ed allagamenti. Lo ha annunciato ieri il sindaco di Canicattì Vincenzo Corbo, che insieme alla protezione civile comunale sta effettuando una ricognizione dei danni in città dopo l’eccezionale ondata di maltempo che l’ha colpita nella giornata di martedì. Un primo rapporto di quanto avvenuto è stato inviato alla Protezione Civile Regionale dall’amministrazione comunale che si tiene in stretto contatti con i produttori agricoli i quali sono stati invitati a segnalare i danni causati dal maltempo alle loro produzioni. Intere contrade di campagna a causa del fango e dei detriti causati dalle piogge risultano essere isolate. Nel centro storico si sono registrati crolli di porzioni di vecchie abitazioni che fortunatamente non hanno causato feriti tra le persone perché disabitate. Diversi dirigenti scolastici hanno segnalato problemi di infiltrazione di acqua piovana all’interno degli istituti di competenza comunale presenti in città Mezzi ed uomini del comune non si sono fermati da martedì per tentare di ripristinare il tutto. Molte zone di Canicattì, sono state ripulite altre devono essere completate. “ Abbiamo deciso- ha detto ieri il sindaco Vincenzo Corbo- di chiedere lo stato di calamità naturale alla Regione appena finita la ricognizione dei danni che il maltempo ha causato in questi giorni. Non possiamo al momento- continua Corbo- stimare con precisione l’ammontare ma posso soltanto anticipare che sono ingenti. Ringrazio- conclude Vincenzo Corbo- le forze dell’ordine, la protezione civile e quanti in questi giorni di emergenza hanno contribuito a lavorare incessantemente esclusivamente per il bene della nostra città”

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Carmelo Vella