Nonostante il divieto vigente in tutta Europa (direttiva del 1999), l’amianto continua a mietere vittime nel nostro continente. L’amianto causa in Europa circa 15 mila vittime l’anno ed è responsabile di circa la metà delle morti per cancro lavorativo. In Europa tra il 1994 ed il 2010 sono stati registrati oltre 100mila decessi a causa dell’amianto. L’intenso utilizzo di questo materiale tra il 1920 ed il 2012 in Europa ha causato la morte di 6.786 europei al giorno per mesotelioma. Anche a Canicattì il rischio amianto non è da sottovalutare. In molte zone della città sono presenti discariche con materiale cancerogeno all’interno. Ad evidenziare ancora una volta il problema è il volontario, Vincenzo Misuraca che da tempo monitora il territorio canicattinese: “ In diverse zone della città si trovano discariche con all’interno vecchie vasche in eternit molto pericolose per la pubblica incolumità – commenta Misuraca – abbiamo effettuato diverse segnalazioni , l’ultima riguarda la zona nei pressi del convento di padre Gioacchino La Lomia dove è presente una discarica abusiva con all’interno rifiuti di materiale edile e vecchie vasche in eternit frantumate, molto pericolose per la pubblica incolumità. Chiediamo al Comune di provvedere immediatamente ad una seria bonifica delle discariche più pericolose in modo da ottenere uno smaltimento di questa tipologia di rifiuti che rappresenta un grave pericolo dal punto di vista igienico sanitario e per la salute pubblica. L’amianto, soprattutto quello rotto e sbriciolato, è altamente inquinante per i terreni, per le falde acquifere e cancerogeno per l’essere umano”. In alcune zone della città, sono state trovate vecchie vasche in Eternit, a volte abbandonate nei cassonetti dei rifiuti. Discariche a cielo aperto di eternit sorgono in varie zone del paese soprattutto nelle zone periferiche dove è più difficile che qualcuno avvisti i responsabili di questi atti d’inciviltà. Foto d’archivio: