Incendio Foro boario Canicattì

In questi giorni in città si sono verificati diversi incendi, l’ultimo in ordine di tempo riguarda la zona adiacente al capannone pieno di rifiuti e materie plastiche sito al Foro Boario di Canicattì , che ha preso fuoco ieri mattina.


Il fumo nero che si è sprigionato dall’area di stoccaggio ha fatto temere per un possibile inquinamento da diossina, allarme che pare almeno in parte rientrato. Fatta questa breve premessa sull’inquinamento e sui reali rischi che corre la comunità canicattinese, personalmente, con me anche migliaia di altri cittadini, si sono chiesti di chi sono le effettive responsabilità di quello che sta accadendo in città?!?.

E così, da cronista libero e deontologicamente corretto quale ritengo di potermi definire, mi sono andato a rileggere il capitolato d’appalto inerente l’affidamento del Servizio di spazzamento, raccolta e trasporto allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani differenziati e indifferenziati, compresi quelli assimilati, ed altri servizi di igiene pubblica all’interno dei Comuni di Canicattì e di Camastra dell’ARO Canicattì – Camastra.

Inadempienze contrattuali art. 21 del capitolato speciale d’appalto. Decurtazione costi servizi non resi: Costo ammortamento automezzi – Costi gestione automezzi, ecc ecc.

In uno degli allegati, precisamente all’articolo 2 dell’allegato C, leggo che gli impianti siti nel Comune di Canicattì, CAM e FORO BOARIO, che afferiscono alla logistica per le fasi di raccolta e del trasporto dei rifiuti nel territorio ARO denominato “Canicattì – Camastra” , vengono conferiti per l’espletamento del servizio al Gestore, in comodato oneroso, per un canone annuo di 24 mila euro e dal gestore dell’appalto dovranno essere obbligatoriamente utilizzati.

L’affidatario, dunque la ditta che gestisce l’appalto nella fattispecie il raggruppamento temporaneo d’impresa Rti che ha vinto un appalto che aveva una base d’asta di oltre 29 milioni di euro , per tutta la durata prevista dal contratto si obbliga ad adottare ogni cura per mantenere in perfetta efficienza tecnica ed in condizioni di massima sicurezza quanto ricevuto.

Canicattì, disservizi raccolta differenziata: di chi sono le responsabilità? Le carte parlano chiaro.
Canicattì, disservizi raccolta differenziata: di chi sono le responsabilità? Le carte parlano chiaro.

Detto questo, secondo quanto leggo articolo 2 dell’allegato C della gara d’appalto, è la Ditta che ha in gestione l’appalto che deve mantenere il Foro Boario in condizioni igieniche ottimali e garantire agli operatori locali idonei a poter lavorare senza rischi per la salute e per la loro incolumità .

Non soddisfatto di quanto ho letto mi sono premurato di sentire anche l’assessore al Ramo, Umberto Palermo, per capire se , viste le condizioni del Foro Boario, avessero provveduto a diffidare la ditta.

La risposta è stata chiara: “Sono state effettuate diverse diffide”,e quella che vedete pubblicata è una delle ultime, “è stato anche decurtato parte del pagamento delle mensilità poichè il servizio, come ha spiegato lo stesso Assessore Palermo, non è perfetto.


E allora, chi gestisce l’appalto, cosa ha aspettato a bonificare quella zona ? Perchè far succedere l’inevitabile ossia l’incendio con relativo inquinamento ambientale?

Questi interrogativi li giro ai gestori del servizio che sulla nostra testata giornalistica, avranno tutto lo spazio che desiderano per replicare a quanto scritto.

Saremo ben lieti di pubblicare anche i loro comunicati stampa qualora in futuro decidano di inviarceli, cosa che fino adesso non è mai avvenuta.

In conclusione, senza voler entrare nella diatriba politica tra Comune e chi gestisce il servizio, chiediamo ufficialmente a tutti gli organi competenti in materia, dalla politica alla magistratura, di garantire la pubblica incolumità nel territorio canicattinese poichè la salute dei cittadini va aldilà di qualsiasi polemica e interesse economico.

Nel frattempo, il sottoscritto e l’intera redazione di Siciliareporter.com, in qualità di garanti dell’informazione libera, continueremo ad informarvi in maniera corretta e sopratutto imparziale di ciò che accade in città, perchè l’informazione non deve avere, nè interessi personali economici, nè amici, nè colori, nè tifoseria….

Canicattì, disservizi raccolta differenziata: di chi sono le responsabilità? Le carte parlano chiaro.
Canicattì, disservizi raccolta differenziata: di chi sono le responsabilità? Le carte parlano chiaro.

In conclusione anche una breve e interessante spiegazione sui possibili rischi che i rifiuti bruciati possono arrecare alla salute pubblica

Quali sono i rischi per la salute e per l’ambiente, quando si verificano incidenti simili a quello del Foro Boario?

In una precedente inchiesta di Panorama.it , è stato interpellato Angelo Cecinato, ricercatore dell’Istituto sull’Inquinamento Atmosferico del CNR.

Quando c’è un incendio di questo tipo si hanno due diversi effetti a livello sanitario. Possono esserci effetti tossici immediati sulle persone che siano state esposte direttamente alla nube di fumo, come tosse, svenimenti, problemi respiratori e anche cardiocircolatori. Poi vi sono rischi più a lungo termine dovuti alle sostanze presenti nelle emissioni che possono avere effetti che si protraggono nel tempo. Per questi altri effetti però occorre un’esposizione molto lunga.

Quali sono le sostanze più pericolose? E’ la diossina il nemico numero uno?
Personalmente considero la diossina un falso problema. Quando c’è una grossa combustione di materie plastiche o materiale infiammabile, nell’immediato si vede la nube accompagnata da inquinanti gassosi tossici. Gli effetti immediati tossici si hanno sia da parte dei gas sia dalle polveri sia per i contenuti delle polveri. Sostanze che a lungo andare possono contribuire allo sviluppo di tumori.

Le polveri sottili, il cosiddetto particolato fine, può entrare nei polmoni ed è tossico in quanto tale, perché intasa i polmoni, può favorire problemi di circolazione e, per esempio, l’enfisema polmonare, indipendentemente da cosa contiene. Provoca danni a livello cellulare. In più il particolato può contenere delle sostanze tossiche, quindi all’effetto prettamente fisico si sovrappone un effetto chimico.


Gli inquinanti che fanno più male sono gli idrocarburi policiclici aromatici e altri composti simili. Si sprigionano in ogni combustione, anche se si brucia legna, se si accende una sigaretta, e ovviamente in quantità molto maggiori nel traffico. Sono cancerogeni a lungo termine.

Le diossine e composti simili sono presenti in tracce e la loro pericolosità è dovuta a tossicità specifiche. Sono però presenti in quantità infinitesimali e si producono solo in particolari condizioni, da materiali di partenza specifici.
Le diossine erano un vero problema fino a 30-40 anni fa perché gli inceneritori bruciavano di tutto, plastiche a base di cloro incluse, che nella combustione potevano sviluppare diossina.

Adesso la tecnologia e la legislazione hanno pressoché eliminato la presenza dei precursori della diossina, perciò solo in caso di combustione di rifiuti speciali si può avere il rilascio di diossina in ambiente. Mi preoccuperei più di altre cose. Per esempio degli idrocarburi policiclici aromatici, che sono presenti in quantità enormi.

Davide Difazio, giornalista iscritto all’albo nazionale dei giornalisti, elenco pubblicisti Sicilia, dal 09/05/2003 N° di tessera 098283, protagonista di diverse trasmissioni televisive in Rai e Mediaset ha collaborato con diverse testate giornalistiche nazionali ottenendo risultati lusinghieri. Fondatore della testata giornalistica Siciliareporter.com, in pochi anni , è riuscito a far diventare il portale un importante punto di riferimento per l'informazione siciliana.