Il tabaccaio di Canicattì, Luigi La Lomia, accusato di duplice tentato omicidio resta in carcere, i giudici del tribunale del riesame di Palermo hanno confermato il provvedimento restrittivo.
L’anziano è accusato di lesioni gravissime ai danni del consuocero che attualmente si trova ricoverato in gravi condizioni a causa dei danni subiti dopo l’investimento.
Secondo la versione fornita dal tabaccaio canicattinese l’investimento sarebbe stato causato dallo stato confusionale a seguito di una discussione con il futuro consuocero.
L’agguato sarebbe avvenuto la mattina del 30 maggio 2021 in via Libia, a scatenare l’ira del tabaccaio sarebbe stato l’annunciato matrimonio del figlio di La Lomia con la figlia del meccanico 60enne che adesso lotta fra la vita e la morte.
La Lomia ha dichiarato di essersi recato nell’abitazione del consuocero solo per chiarire una precedente discussione familiare e che il bastone che teneva in auto sarebbe servito solo come strumento di appoggio. Dichiarazioni che contrastano con le testimonianze raccolte finora.
Il 75enne per il momento resta in carcere con l’accusa di duplice tentato omicidio ai danni di Mario Vincenzo Lauricella, 60 anni e della figlia che lo scorso 26 giugno avrebbe dovuto sposare suo figlio.












