La città di Canicattì piange l’ennesima vittima della pandemia da Covid-19. Da marzo ad oggi sono 12 i canicattinesi che purtroppo non sono più rientrati a casa dopo il ricovero a causa del coronavirus.

La nostra redazione si unisce al dolore della famiglia.

“Nella giornata di oggi si registra l’ennesima vittima della pandemia a Canicattì, accogliamo il dolore della famiglia come fosse nostro, rappresentando a nome di tutti le più sentite condoglianze – commenta il sindaco, Ettore Di Ventura – i nostri sforzi non devono essere vani a causa della mancata osservanza delle norme anti covid.

Inoltre, oggi, sono stati notificati 3 provvedimenti di fine isolamento.Quindi, sono 69 i nostri concittadini che risultano positivi al covid-19.Ribadisco, tutti dobbiamo essere più rispettosi delle regole e garantire, sempre, il distanziamento, essenziale nel limitare il diffondersi del virus, evidentemente quello che si fa non è bastevole.”

Il rispetto delle regole in questo momento deve essere massimo sia per una questione sanitaria ma anche etica.

A tal proposito, a seguito di numerose segnalazioni che ci sono giunte in redazione, vogliamo ricordare quali sono le norme da seguire nel caso in cui il dipendente di un negozio dovesse risultare positivo.

La gestione di un dipendente che presenta sintomi da COVID-19 prevede innanzitutto che l’azienda avverta immediatamente le autorità sanitarie competenti e i numeri di emergenza per il Coronavirus forniti dalla Regione o dal Ministero della Salute.

Per quanto riguarda le misure di quarantena a cui sottoporre gli altri dipendenti, l’indicazione contenuta nel protocollo condiviso allegato al Dpcm dell 11 giugno 2020 è quella di procedere all’isolamento di tutte le altre persone che lavorano negli stessi locali del collega risultato positivo all’influenza COVID-19.

Non è da questo evento che dipende la quarantena di altri dipendenti, ma dalla tipologia di contatto che hanno avuto con il potenziale contagio.

Coronavirus: contagio in azienda

L’azienda è poi tenuta a collaborare «con le Autorità sanitarie per la definizione degli eventuali contatti stretti di una persona presente in azienda che sia stata riscontrata positiva al tampone», per permettere alle autorità di applicare le necessarie e opportune misure di quarantena.

Attenzione: nel periodo dell’indagine, il datore di lavoro potrà chiedere a contatti stretti di lasciare cautelativamente lo stabile, secondo le indicazioni dell’Autorità sanitaria.

In aggiunta alle normali attività di igienizzazione e sanificazione dei locali prevista dal protocollo, nel caso di presenza di un lavoratore positivo è obbligatoria una sanificazione straordinaria dei locali aziendali.